Via Supermatita

Relazione di salita

Superba via, la prima in ordine di tempo a percorrere integralmente la grande parete orientale del Sass Maor. Con uno sviluppo oltre i 1200m e difficoltà complessive ED+, si pone tra le grandi salite dolomitiche. Itinerario ardito, aperto con l’uso di soli 7 chiodi e con tratti molto impegnativi su roccia friabilissima. L’attacco si trova circa 70 metri a destra dell’inizio della parte attrezzata del “Sentiero del Cacciatore”, sulla verticale del tetto nero che chiude a sinistra l’ampia arcata strapiombante che taglia in obliquo il grande muro di placche grigie. I riferimenti successivi sono le due estremità destre delle arcate strapiombanti delle “Quarti di luna” a circa 380m dalla base, l’incrocio con la “Diagonale Solleder” 50m prima della sua fine, alla base della fessura di destra del pilastro chiamato Castello di Onix. La via inizia qui la sua parte alta risalendo la fessura del pilastro fin dove si perde nei gialli (V-). Ancora in verticale per 45m, poi a sinistra verso uno spigolo sotto un grande strapiombo nero. Dietro lo spigolo si obliqua a sin. per roccia infida fino ad una nicchia con una ottima clessidra, all’inizio del tiro chiave. A destra dello spigolo per una fessura strapiombante e di pessima roccia ad un comodo terrazzino. Si esce a destra ancora su roccia molto friabile raggiungendo una nicchia e proseguendo per un diedro-fessura che porta ad una cengia grigia, fuori dalle maggiori difficoltà.

Discesa

La via comune si può seguire con una certa facilità per le numerose tracce alle quali vanno aggiunti i bolli rossi. Dalla vetta si va in direzione Est e si scende un gradino per le doppie (1 lunga e 2 corte da 27m). Si giunge così su un terrazzone inclinato che si percorre in discesa contornando il versante Nord fin sopra la forcella con la Cima Madonna. Altre due doppie corte o una lunga permettono di raggiungere la forcella. Si scende ora per il canalone di sinistra (Sud) fino ad un masso incastrato. Si può passar sotto raggiungendo rapidamente il bivio con la gola dei Pissotti. Naturalmente si va a destra scendendo fino all’ultimo salto che conviene superare con una doppia (corta). In pochi minuti si raggiunge il rifugio. Per la discesa 1,30 ore. In tutto 3,30 ore.


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