Via Normale al Sass Maor
Relazione della salita
Una classica dal Rifugio Velo è la salita al Sass Maor (2814 m). Si tratta di una salita alpinistica con difficoltà di III grado. Dal rifugio ci si porta allo sbocco del canalone che scende tra la Cima Madonna ed il Campanile Luigia (15 minuti). Si supera il primo salto arrampicando sulla parete di sinistra su una placca di III (è il passaggio più impegnativo) alla fine del quale si trova un grosso anello per la discesa. Si continua zigzagando nel canalone (bolli rossi), passando sulla costola di sinistra al secondo salto, e subito dopo a destra fino dove si dirama sulla destra in basso la profonda gola tra il Sass Maor ed il Campanile Luigia. Qui si punta alla forcella tra Sass Maor e Cima Madonna.
La strozzatura di un grande masso incastrato si supera sulla destra o passando sotto il masso. Poi facilmente fino alla forcella. Si continua ora salendo le rocce del Sass Maor per circa 120 metri con passaggi di II e III su discreta roccia fino ad una serie di gradoni che salgono aggirando la cima fino sul versante est in corrispondenza di una terrazzo inclinato. Sporgendosi con cautela si può ammirare l’impressionante spettacolo della parete est ed il fondovalle della Val Pradidali.
Un ultimo salto di 50 metri (III) si supera direttamente giungendo in vetta. Tempo di salita circa 2 ore.
Giunti in vetta non fatevi prendere dall’ansia della discesa e, se il tempo è sicuro, per un tempo ragionevole lasciatevi dominare dalla pigrizia. Rilassatevi e ammirate lo spettacolo che offre la natura. Non perdetevi la parte migliore della giornata. Circondato com’è il Sass Maor da cime più basse, offre panorami di grande respiro in tutte le direzioni. Splendido lo spettacolo della sud della Cima Canali.
Discesa
La via comune si può seguire con una certa facilità per le numerose tracce alle quali vanni aggiunti i bolli rossi. Dalla vetta si va in direzione est e si scende un gradino per le doppie (1 lunga o due corte da 27 m). Si giunge così su un terrazzone inclinato che si percorre in discesa contornando il versante Nord fin sopra la forcella con la Cima Madonna. Altre due doppie corte o una lunga permettono di raggiungere la forcella. Si scende ora per il canalone di sinistra (sud) fino ad un masso incastrato, Si può passar sotto raggiungendo rapidamente il bivio con la gola dei Pissotti. Naturalmente si va a destra scendendo fino all’ultimo salto che conviene superare con una doppia (corta). In pochi minuti si raggiunge il rifugio. Per la discesa 1,30 ore. In tutto 3,30 ore.